Periodo: giugno
La visita di Valencia era in programma da tempo, e avendo trovato un’offerta appetitosa della compagnia Ryanair, decidiamo di aggiungerla alla lista delle altre città spagnole già visitate (Barcellona, Madrid, Girona e la costa catalana).
Sveglia molto presto per raggiungere l’aeroporto di Roma Ciampino. Il ns volo parte con circa 20 minuti di ritardo, e atterriamo all’areoporto nel primo pomeriggio.
Ci dirigiamo all’uscita del terminal e le opzioni per raggiungere il centro città sono di sicuro più economiche ma con un taxi arriviamo comodamente e più velocemente al ns hotel. Infatti in circa 15 minuti siamo a destinazione in Calle Quarter.
Palacio de Rojas é un boutique hotel con appartamenti molto ampi. L’appartamento da noi scelto, il Loft, non é ancora pronto e, nell’attesa, ci offrono un caffè da gustare in giardino.
Ci assegnano l’appartamento n. 3, dotato di ogni confort (cucina attrezzata, lavatrice, macchinetta del caffè Nespresso, divano, tavolo con sedie, ferro da stiro, stendibiancheria, prodotti da bagno, accappatoi) e con un piccolo terrazzo che affaccia sulla strada principale.
Ci viene offerto anche un aperitivo di benvenuto con una bottiglia di prosecco e dei dolcetti tipici.
Cosa abbiamo visitato:
–La Lonja, Patrimonio Unesco, meraviglioso edificio sorto alla fine del XV secolo, periodo di massimo splendore di Valencia, per dare un posto agli scambi commerciali tra i produttori della sete e alti mercanti. É l’emblema del Percorso della Seta.
–Plaza de la Virgen interamente pavimentata di marmo rosa, con la fontana del Dio Turia.
E abbiamo anche assistito alla festa del Corpus Christi. C’era la banda e sfilavano i Rocas, carri trionfali, trainati da coppie di cavalli che rappresentano i Misteri biblici, interamente intarsiati in legno. Una volta raggiunta la piazza gli 11 Misteri vengono esposti davanti la Basilica de la Virgen de Los Desamparados partendo dal più antico risalente al 1300.
– Palau de la Generalitat, sede del potere politico autonomo di Valencia, sorge sul lato ovest della Piazza de la Vergine. Tra i pochi edifici in stile gotico, con origini medievali, tuttora utilizzato come sede del Governo. L’ingresso é consentito solo nei giorni feriali.
– Plaça de Lope de Vega
Qui c’é un edificio particolare, al civico 6 color mattone. Si tratta della Estrecha, il secondo edificio più stretto al mondo, 5 piani di altezza per soli 107 cm di larghezza! Per soli 2 cm questa casa è solo seconda al mondo per larghezza (in Messico si trova la prima, con soli 105 cm di larghezza).
–Mercado Central, una bellissima struttura di inizio Novecento decorata da bellissimi azulejos, che ospita locali e bancarelle, banconi di gastronomia tipica, macellerie, fruttivendoli e pescheria. L’atmosfera é molto caratteristica.
– Plaça de la Reina, una delle piazze più movimentate e frequentate di Valencia.
Qui si trova la porta barocca della Cattedrale di Valencia, detta anche “Puertas de los Hierros” per la grata che la circonda.
La Cattedrale di Valencia é molto particolare soprattutto perché possiede tre portali di accesso: la Puerta del Los Hierros (barocca), la Puerta del Palau (romanica) e la Puerta de los Apostoles (gotica). Pare che, precedentemente, al suo posto, vi fossero un tempio romano e una moschea.
Siamo saliti, al costo di 2 euro, sul campanile, El Miguelete, il simbolo della città. In stile gotico e di forma ottogonale, risale al XVII secolo. Bisogna essere pronti ad affrontare ben 207 gradini su scala a chiocciola, ma si viene ripagati con uno dei panorami più belli sulla città.
–Horchateria Santa Catalina, uno dei più antichi locali di Valencia, di fronte alla Chiesa di Santa Catalina.
Ha più di 200 anni e, tra azulejos, tavolini in marmo bianco e sedie in legno, prepara orzate di cipero e sforna fartons, una specie di cannolo di pastasfoglia vuoto o ripieno di crema.
La horchata de chufa (orxata de xufa) è una bevanda rinfrescante preparata con acqua, zucchero e con il latte del tubercolo. Ha un sapore molto particolare, al primo assaggio quasi di rancido, ma poi disseta lasciando un buon sapore in bocca.
– Barrio del Carmen con i suoi vicoli ed edifici tappezzati di Graffiti e murales. Cuore del quartiere é la Plaza del Tossal, epicentro della vita notturna di Valencia.
–Plaza del Ayuntamiento, con lo splendido edificio del Comune e del suo emblema (il pipistrello), il palazzo delle Poste e la fontana che di sera si illumina di diversi colori.
– Estación del Norte, risalente al 1917, una delle stazioni più belle della Spagna. Già la facciata fa capire la sua bellezza, decorata con motivi di arance e fogliame, ma il meglio questa stazione lo regala all’interno. Appena entrati si ammira il soffitto decorato a mosaici di ceramica e nella sala sulla destra un tripudio di mosaici che raccontano la storia di Valencia, con colori e decorazioni che lasciano a bocca aperta.
Accanto alla Estación del Norte si trova Plaza de Toros con l’arena della Corrida.
–Città delle arti e della Scienza, complesso architettonico composto da cinque differenti strutture, suddivise all’interno di tre aree tematiche: arte, scienza e natura.
Progettato dagli architetti Santiago Calatrava e Félix Candela, ed iniziato nel luglio 1996, è un esempio di architettura organica, che tra l’azzurro dei grandi stagni d’acqua a cielo aperto e il bianco del cemento, crea un gioco di colori davvero unico.
Particolare il Palau de les Arts Reina Sofia, un complesso delle arti con una forma che ricorda il guscio di uno scarafaggio, ricoperto di lucidi mosaici e contornato da piante.
Meraviglioso l’Umbracle, una scenografica passerella alberata lunga 320 metri, contenente una grande varietà di piante di specie diverse e sormontata da un bel soffitto a costoloni bianchi.
–le Torres de Quarte, importante esempio dell’architettura militare medievale.
Rappresentano una delle quattro “porte maggiori” della città di Valencia, costruite per sostituire una “porta” già esistente, molto più piccola, perché quest’ultima alla vista non dava il giusto valore all’importanza della città. Le altre tre porte maggiori erano le “Torres de Serranos” (Torri di Serrano), e le torri , che non esistono più, “Porta di San Vincente” e “Porta del mare” .
Le torri sono cilindriche, al contrario delle Torres de Serranos che hanno una base poligonale. La parte superiore mostra delle visibili merlature, che racchiudono una terrazza accessibile dall’interno. Alla base, nella parte rivolta verso il centro storico di Valencia, si trovano degli spazi coperti con volte a crociera. L’area esposta all’esterno, invece, è completamente liscia per rendere più difficile l’ingresso dei nemici.
Per ammirare la città dall’alto basta salire sulla terrazza panoramica al costo di 2 euro.
–Plaza Redonda, una piazza molto originale, chiamata dai valenciani “el clot” per la sua forma perfettamente circolare a cui si accede attraverso i portici. Al centro é presente una fontana in pietra e bronzo. Utilizzata un tempo per il commercio, ospita svariati negozi e locali dove mangiare tapas.
Considerazioni finali:
Valencia, a differenza delle altre città spagnole visitare, non é una città che mi ha entusiasmata, forse per lo sgradevole odore di fogna che si sente ovunque.
Ciò che l’ha resa “famosa” ma anche molto turistica é La Città delle arti e della scienza, un complesso con un’architettura davvero unica.
Il lungomare sembra un po’ la riviera romagnola, ma con lo sfondo del cantiere navale. In compenso la spiaggia kilometrica é libera (con servizi igienici, docce e chioschi dove ristorarsi).
Sicuramente é consigliabile a chi ama la movida perché offre ogni tipo di divertimento notturno… parole chiave sono “bere” e “ballare” !
➡️ Se ti è piaciuto questo articolo seguimi anche sulla mia pagina Facebook: